Credo che il design debba essere qualcosa che unisce qualità e pensiero, qualcosa che sia facilmente comprensibile da tutti.
Credo che il design debba essere qualcosa che unisce qualità e pensiero, qualcosa che sia facilmente comprensibile da tutti.
Di un oggetto dobbiamo poter capire non soltanto la forma e il funzionamento, ma anche il modo in cui è stato prodotto, perché conoscere le tecniche e gli strumenti del design vuol dire poterlo apprezzare davvero.
È così che l’aspetto di un oggetto diventa lo strumento migliore per comunicare un mondo fatto di dedizione e progettualità, di materie prime e processi.
Amo le forme asciutte perché permettono all’occhio di concentrarsi sugli aspetti funzionali e produttivi. Voglio che le persone si interroghino su come un oggetto è fatto e a cosa serve. Punto su pochi dettagli perché voglio che siano colti.
Come diceva Bruno Munari, “Complicare è facile, semplificare è difficile”.
Sono consapevole che nell’epoca dell’instagrammabilità un oggetto decorato e colorato ha più appeal di uno semplice e funzionale. Il mio design vuole rendere gli oggetti semplici e funzionali altrettanto cool, e l’unico modo per riuscirci è far capire alle persone che ci sono aspetti cool invisibili a un primo sguardo.
Questi aspetti invisibili si chiamano processo: è la materia che incontra la tecnica e dà forma a un’idea.
Non è la forma che segue la funzione, ma forma e funzione procedono a pari passo.
Raccontare come tutto questo succede attraverso un oggetto: ecco il design.