La storia di Blossom

La storia di Blossom

Era il 2014 e, ancora giovincello, avevo iniziato la mia carriera da designer da circa un anno. È in tale contesto che mi è venuta l’idea di fare una lampada ispirata dai fiori. Non certamente la più originale delle idee, lo ammetto, ma ero appena tornato da un capodanno passato ad Amsterdam e l’osservazione dei tulipani è stata decisiva.

Tale intuizione mi ha permesso di vincere un contest di design e la lampada è stata successivamente messa in produzione per un’azienda italiana.

Un’azienda italiana che oggi non esiste più. Mi dispiaceva lasciar morire la cosa, ho quindi chiamato Philip, un caro amico interessato a metter in produzione la lampada per la sua azienda “Bogaerts Label”, con sede a Eindhoven.

Qui la prima volta che abbiamo esposto Blossom in Belgio.

Abbiamo migliorato il design con alcune modifiche alla struttura, prima in legno, poi in metallo, ed abbiamo aggiunto una spugna fonoassorbente coperta da tessuti di alta qualità prodotti da Febrik. Abbiamo anche esteso la collezione dando la possibilità di scegliere tre dimensioni diverse.

Tuttavia, il risultato non era soffisfacente.

I petali fonoassorbenti però ci hanno aiutato a pensare di estendere ulteriormente la serie scomponendo i moduli e trasformandoli in pannelli da muro ai quali abbiamo aggiunto dei corpi luminosi. Ora è possibile correggere interamente l’acustica di una stanza in maniera decorativa. Questo avrebbe reso Blossom funzionale per architetti e interior designer alla correzione acustica dell’intero spazio, ma in maniera decorativa.

Philip che mi manda i disegni con metodi low-fi.
Una dei primi test della versione a muro.

Fatto ciò era facile concludere che mettendo una luce dietro il pannello lo avremmo reso anche funzionale all’illuminazione degli spazi. Abbiamo inserito nella collezione anche una versione con superficie bianca e liscia per disegnare.
Ora con fiori pendenti ed i pannelli è possibile avere un interno efficiente ed arredato, meglio se accompagnato dalle sedie Siren disegnate da Jacob Nitz.